I mercati religiosamente orientati hanno avuto, nell’ultimo decennio, un rapido sviluppo. L’approntamento di beni conformi alle prescrizioni religiose, seppur con alcune battute di arresto, è divenuta una delle attività principali di molte imprese. Le influenze religiose nel mercato rendono quest’ultimo particolarmente complesso da analizzare ed estremamente invitante per gli operatori economici. Pur essendo nati per soddisfare l’interesse economico, tali settori di mercato potrebbero costituire un importante ausilio per gli ordinamenti giuridici a sostegno dello sviluppo dell’esercizio in concreto della libertà religiosa e, dunque, del benessere sociale.
L’espansione del mercato religiosamente orientato potrebbe costituire un valido ausilio per la comprensione e tutela delle diversità religiose e culturali. Il reperimento nel mercato di beni conformi alle prescrizioni religiose e alle tradizioni culturali facilita il processo di integrazione sociale dell’individuo. L’approntamento di beni religious friendly incide positivamente sulla vita quotidiana del fedele, il quale sarà in grado di “adempiere” compiutamente al precetto religioso. Tale fenomeno economico influenza positivamente la “qualità” della libertà religiosa nonché la crescita del benessere sociale ed economico. Nella prospettiva assunta, il mercato religious friendly diviene dunque un elemento propulsivo della libertà religiosa e, come tale, meritevole di protezione e promozione da parte dell’ordinamento giuridico.
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