Religione ed economia costituiscono il più ampio sistema di marketing religioso. Il fedele, influenzato dalla propria appartenenza religiosa, compie quotidianamente scelte commerciali rispettose dei precetti fideistici in cui si rispecchia. Pertanto, le aziende da molti anni ormai sono spinte a produrre beni e servizi che siano religiosamente orientati. Strumento fondamentale per attirare il “cliente religioso” è ovviamente la pubblicità.
Sempre più campagne pubblicitarie sono caratterizzate da slogan, immagini e situazioni che richiamano direttamente il sacro. Così, anche i marchi e le certificazioni utilizzate dalle aziende, impiegando una determinata denominazione, fungono da mezzi di garanzia della compatibilità di beni e servizi ai precetti della confessione religiosa di appartenenza.
Aree tematiche
Osservatorio
-
Post Recenti
- Ritratti di città. Considerazioni sull’Alterità religiosa e gli edifici di culto tra spazi giuridici interculturali e inedite mappature semantiche 28/03/2024
- The making of law in Islam: fiqh as delivery of verdicts 28/03/2024
- Libertà religiosa ai ‘fischietti’. Il ruolo dell’arbitro nel contrasto tra regolamenti sportivi e precetti religiosi 01/03/2024
- L’eterno ritorno dell’uguale? La poligamia nello spazio giuridico contemporaneo. Tra identità religiosa e (nuove) istanze di legittimazione 15/01/2024
- Itinerari teorici in Maurice Hauriou tra istituzione, transazione e circolarità ermeneutica 26/12/2023