La krisis del Coronavirus. Una sfida inattesa per l’essere umano e le società contemporanee. Considerazioni filosofico-giuridiche

L’articolo propone una lettura personale legata alla drammatica situazione emersa a seguito dello sviluppo pandemico del coronavirus e della malattia ad esso collegata, Covid-19. La chiave di lettura offerta – proposta all’interno di una prospettiva filosofico-giuridica – pone l’accento su alcuni nuclei entro i quali l’Autore osserva l’addensarsi di ‘linee di frattura’ che invitano ad un ripensamento critico: (1) il ruolo dei mass-media e la questione della credibilità delle informazioni da essi veicolate; (2) il problema della cooperazione fra stati, con particolare attenzione al percorso di integrazione europeo; (3) la questione del delicato rapporto fra normatività e agire morale, in un contesto in cui, fra l’altro, viene sottoposto ad uno ‘stress test’ il problema del corretto bilanciamento fra diritti ed esigenze di efficace tutela pubblica. Si propone, inoltre, (4) una breve riflessione sui limiti dell’etica utilitaristica con riferimento all’ipotesi della herd immunity come strategia di risposta all’allarme pandemico. Questi temi – pur rappresentando una voluta selezione di alcuni fra i molteplici profili critici che emergono nell’attuale frangente – incarnano tutti delle radicali ‘messe in discussione’ delle società contemporanee, soprattutto in Occidente, inaugurando quesiti che coinvolgono aspetti etici, politici, sociologici e giuridici. A questo riguardo, tuttavia, connettendosi con la radice della parola “crisi” – e con l’ampiezza semantica sottesa al termine krisis – lo scritto evidenzia come sia necessario ed urgente non limitarsi alla rilevazione dei profili drammatici e delle criticità esistenti, accogliendo il momento anche come occasione per un ripensamento complessivo di alcune premesse caratterizzanti le società post-moderne, il cui limite si mostra tragicamente nelle attuali circostanze.

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