Fin dall’inizio della sua storia, la Mesopotamia è stata una terra multilingue (bilingue dal punto di vista letterario) e multiculturale. Nonostante la sua durata millenaria e le molte differenze linguistiche e culturali, la civiltà mesopotamica fu però omogenea grazie alla persistenza del suo sistema di scrittura (scrittura cuneiforme) durante i tre millenni della sua storia. Il presente articolo riguarda tre aspetti della civiltà mesopotamica: il corpo del re come messaggio; la rappresentazione dello spazio come atto creativo; le traduzioni dal sumerico all’accadico. L’elemento comune a questi tre aspetti è l’efficacia performativa della scrittura.
Aree tematiche
Osservatorio
-
Post Recenti
- “Fino a queer tutto bene”. Genere, sessualità e diritti in prospettiva multidisciplinare. 29/09/2025
- “A los occidentales solo les importa lo que ven”. Percorsi e pratiche di traduzione dell’invisibile fra lavoro, diritto e temporalità nella Córdoba “migrante”. 24/09/2025
- La filosofia della ‘navigazione rischiosa’. Filosofia, diritto, intercultura 20/09/2025
- Genealogia del diritto. Una riflessione su testualità giuridica e IA. 15/09/2025
- I matrimoni non-eterosessuali e i ‘registri’ della coscienza. Verità vs. dignità e libertà. 29/08/2025