Rapporto di lavoro e traduzione interculturale. Una lettura giuridico-interculturale della tutela del lavoratore straniero nel contenzioso disciplinare

I flussi migratori che hanno interessato l’Italia negli ultimi trent’anni hanno lentamente ma inesorabilmente imposto uno sviluppo sociale, economico e giuridico del Paese senza precedenti. Questo fenomeno ha ovviamente coinvolto l’area del lavoro, che nel tempo ha dovuto far fronte a nuovi bisogni e al sorgere di nuove richieste di tutela da parte dei lavoratori stranieri. Tale fenomeno, almeno a prima vista, non sembra aver innescato conseguenze sul procedimento disciplinare nell’ambito giuslavoristico. Ciò nondimeno, per quanto riguarda la condotta dei lavoratori stranieri, il procedimento disciplinare comprende e si dispiega attraverso molteplici pratiche discorsive e passaggi procedurali che implicano inevitabilmente dinamiche interculturali. Il progressivo sviluppo del diritto del lavoro e del diritto processuale del lavoro verso la sintonizzazione delle loro regole con la trasformazione culturale dei contesti sociali nazionali generata dai processi di globalizzazione ha già mosso i primi passi. Tuttavia, non si può dire che si tratti di un processo giunto a compimento. E questo innanzitutto perché esso richiederebbe l’adozione di strumenti innovativi per rendere le normative rilevanti in materia comprensibili ai lavoratori di diversa cultura e, allo stesso tempo, per tradurre le loro abitudini cognitive e comportamentali che, quando correttamente interpretate, potrebbero a loro volta risultare meritevoli di tutela giuridica da parte dei sistemi giuridici nazionali dei Paesi ospitanti. Purtroppo, un innovativo approccio interculturale all’universo delle relazioni intersoggettive nell’ambito del lavoro è ancora molto carente. Il presente saggio propone alcuni spunti teorici preliminari, nella speranza di aprire la strada per uno studio più ampio e approfondito di questi temi da condurre anche attraverso la ricerca sul campo e con uno strumentario interdisciplinare.

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