L’articolo è diretto ad analizzare alcuni elementi specifici della dottrina istituzionalista di Maurice Hauriou. Questi si mostra, infatti, come agile pretesto per ridiscutere di quegli aspetti filosofico-giuridici che costituiscono l’ossatura dell’istituzionalismo giuridico tradizionale e per rimeditare intorno alle coordinate teoriche alle quali Hauriou sembra aver attinto. All’interno dei tre itinerari genealogici qui proposti con la classicità (Aristotele), con la modernità (Max Weber) e la contemporaneità (Luigi Lombardi Vallauri), verrà evidenziata, inoltre, l’attualità del francese il quale, tra punti di forza e di debolezza, consente, con opportuni aggiustamenti teorici, di mostrare l’importanza della connessione tra “diritto come istituzione” e “vita”, il cui binomio singolare apre a una visione interpretativa di insieme dove a risaltare sono i concetti di relazionalità, transazionalità e circolarità ermeneutica.
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