Il contributo esamina il ruolo dell’informazione come strumento fondamentale per la tutela dei diritti dei migranti nel sistema giuridico italiano e sovranazionale. Si evidenzia l’importanza di un linguaggio normativo chiaro e di prassi amministrative trasparenti. Il testo approfondisce la nozione di “domanda di protezione internazionale”, ripercorrendone l’evoluzione normativa e giurisprudenziale, fino a delineare i requisiti minimi per un’informazione effettiva: accessibilità, comprensibilità, tempestività e completezza. Si mette in rilievo la centralità dell’informazione non solo come obbligo procedurale, ma come misura sostanziale di civiltà giuridica. Le recenti sentenze della Corte di Giustizia dell’UE e della Corte EDU rafforzano il principio secondo cui l’informazione costituisce condizione imprescindibile per l’effettivo esercizio del diritto d’asilo. Il saggio si conclude con un richiamo etico alla responsabilità dello Stato nel garantire la comprensibilità del testo legislativo e che nessuno sia straniero di fronte alla dignità.
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