Gli obblighi informativi hanno assunto nel corso degli anni un ruolo di sempre maggiore spicco nella formazione del vincolo contrattuale. Ciò discende dalla posizione strategica che ricoprono: l’informazione, infatti, è l’obbligatorio (e necessario) trait d’union tra un ‘contatto’ e l’eventuale successivo ‘contratto’. Già dalla disciplina consumeristica emerge un’attenzione particolare in ordine all’effettività della comprensione del testo contrattuale da parte del contraente posto in una posizione di strutturale debolezza, atteso che, a mente dell’art. 5 c. 3 c. cons., le informazioni al consumatore devono essere “espresse in modo chiaro e comprensibile” e “tali da assicurare la [sua] consapevolezza”. Il saggio, partendo da queste premesse, affronta il tema della contrattazione con la persona-migrante, che occupa una posizione di debolezza acuita dalla diversità di lingua e cultura, e propone una soluzione che conduca a conferire all’informazione contrattuale nuovi requisiti.
Aree tematiche
Osservatorio
-
Post Recenti
- Nuove tecnologie e democrazia. Le sfide alle istituzioni democratiche tra etica e diritto. 09/12/2025
- Consuetudine e teoria: un problema ricorsivo. Pratiche normative tra diritto e linguaggio. 09/12/2025
- Il concetto di asilo tra storia, diritto e attualità giuridica 05/12/2025
- Alla ricerca della norma perduta. Itinerari per una lettura ontologica degli studi socio-antropologici di Hans Kelsen sui popoli primitivi. 31/10/2025
- Artificial Turn. Migrations and Asylum at the Encounter with Safe Countries of Origin in The Ontologies of Borders and the Epistemologies of Control. 26/10/2025