Il contributo si propone di approfondire alcuni aspetti della teoria filosofico-giuridica di Marsilio da Padova contenuta nella sua opera principale, il Defensor Pacis, che risultano avere incontrato meno attenzione rispetto ai profili storici e politici, e ai temi più classici della sovranità popolare e della laicità. In particolare, si esaminano alcuni passaggi dell’opera in cui è possibile rinvenire la trattazione di concetti che diverranno tipici della riflessione “moderna” sui diritti, come quelli di libertà, volontà e potere, e che segnalano un’attenzione precoce dell’autore per la dimensione soggettiva del diritto, come “ius”, che si distacca da quella oggettiva della “lex”. In questo spazio nuovo, l’individuo inizia a situarsi davanti alla legge, a manifestare la propria vitalità giuridica al di là dell’obbedienza ad essa, anticipando i motivi del volontarismo ockhamiano e più in generale delle Western Theories of Rights.
Aree tematiche
Osservatorio
-
Post Recenti
- Il legislatore regionale di fronte ai c.d. soggetti deboli. Il caso dei Rom. 01/06/2025
- Chiarezza normativa e contrattuale: il ruolo del linguaggio. 31/05/2025
- Marsilio e lo ius : alcune ipotesi interpretative. 27/05/2025
- Metodi e strumenti per la modernizzazione della lingua delle istituzioni. 27/05/2025
- L’accessibilità al linguaggio giuridico come strumento di contrasto allo sfruttamento lavorativo. 27/05/2025