L’articolo è diretto ad analizzare alcuni elementi specifici della dottrina istituzionalista di Maurice Hauriou. Questi si mostra, infatti, come agile pretesto per ridiscutere di quegli aspetti filosofico-giuridici che costituiscono l’ossatura dell’istituzionalismo giuridico tradizionale e per rimeditare intorno alle coordinate teoriche alle quali Hauriou sembra aver attinto. All’interno dei tre itinerari genealogici qui proposti con la classicità (Aristotele), con la modernità (Max Weber) e la contemporaneità (Luigi Lombardi Vallauri), verrà evidenziata, inoltre, l’attualità del francese il quale, tra punti di forza e di debolezza, consente, con opportuni aggiustamenti teorici, di mostrare l’importanza della connessione tra “diritto come istituzione” e “vita”, il cui binomio singolare apre a una visione interpretativa di insieme dove a risaltare sono i concetti di relazionalità, transazionalità e circolarità ermeneutica.
Aree tematiche
Osservatorio
-
Post Recenti
- Il dibattito sull’oscurità legislativa a un anno dalla sent. 110/2023. Bilanci e prospettive. 11/07/2025
- Migranti e informazione adeguata 05/07/2025
- Immigrati, “apolidi” dei rapporti bancari. L’apertura di conto corrente alla prova dell’incoerenza linguistica della normativa 05/07/2025
- Diritto di lasciarsi morire dignitosamente e informazione adeguata. La tutela dello straniero nel fine vita. 02/07/2025
- Malintesa. Aforismi chiastici sulla (il-)legittimità costituzionale delle intese mancanti e sui possibili rimedi all’inerzia legislativa. 26/06/2025