Il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) sta subendo una progressiva erosione a livello globale, non tanto tramite abrogazioni esplicite, quanto attraverso restrizioni normative e interpretazioni giurisprudenziali che limitano l’accesso effettivo a esso. Questa tendenza riflette un crescente controllo politico e culturale sul corpo femminile e una crisi dello Stato di diritto. Esempi significativi provengono da nazioni come la Polonia, gli USA, l’Ungheria e l’Italia.
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