La teoria della consuetudine mira a ricercare e definire che cos’è ciò che chiamiamo consuetudine. Questo studio tenta di orientare la pratica teorica su sé stessa, per mostrare che proprio il suo metodo e il suo sapere sono consuetudinari: dalla teoria della consuetudine alla consuetudine della teoria. In questo senso, la domanda teorica sulla consuetudine è ricorsiva. Il percorso è diviso in due parti. Nella prima parte, si mostrano gli aspetti normativi e consuetudinari della pratica teorica. Tre autori sono qui seguiti: Robilant e la critica figurale della conoscenza teoretica; Quintiliano e il fondamento consuetudinario della ragione; Sini e l’esito paradossale della domanda logico-definitoria. Nella seconda parte, la nuova prospettiva è esercitata rispetto alle teorie della consuetudine giuridica, rivelandone la relazione problematica con la positivizzazione del sapere. In conclusione, si mostra la ricorsività normativa tra consuetudine e teoria.
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