Il lavoro sottolinea come il consumo di cibo halal, o più ampiamente, di prodotti Sharì‘a-compliant, sia teso verso un superamento di quelle esigenze di fede che finora hanno caratterizzato prevalentemente il consumatore musulmano. Si profila un vero e proprio halal lifestyle, che potrebbe essere idoneo a rafforzare il dialogo interculturale europeo, non solo in relazione alla logica del mercato ma anche a quella del diritto. In questa prospettiva, il diritto dei consumatori europeo è chiamato a rileggere i propri principi anche in riferimento a quelli connessi alle food choices del consumatore musulmano, avendo riguardo soprattutto ai contenuti del diritto all’informazione.
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