Lo scopo di queste succinte note è quello di sottolineare nell’attuale contingenza di una pandemia non chiaramente conosciuta la rilevanza legale della relazione tra il medico e il paziente. Mentre l’emergenza da corona-virus sembra innalzarsi ancora, molte questioni stanno sfidando gli sforzi ermeneutici dei giuristi: i limiti costituzionali agli atti dell’esecutivo, il bilanciamento tra diritti umani come l’assistenza medica e la libertà religiosa, la carica del dolore e della sofferenza. In questo contesto, il diritto interculturale potrebbe essere in grado di formulare nuove risposte alle questioni più antiche del vivere, ivi comprese l’incertezza e la paura.
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